GRAN TOUR delle CANARIE

1- 8 GIUGNO 2024

 

QUOTA di PARTECIPAZIONE € 2.100,00
Supplemento camera singola € 185,00
Tasse aeroportuali € 90,00 ( da riconfermare)
LA QUOTA COMPRENDE
  • Transfer in pullman GT Udine-Apt A/R
  • Volo da Venezia A/R con valigia e bagaglio a mano
  • Transfer apt/htl A/R sulle isole Transfer ai porti   Traghetti per isola di Los Lobos, per isola Graciosa e per Fuerteventura 
  • Permesso d’ingresso per isola di Los Lobos
  • – Sistemazione in hotels 4**** in base camera doppia con servizi privati 
  • Trattamento di mezza pensione con bevande in hotel e pranzo il 3° e 7° giorno –
    Visite guidate come da programma 
  • Ingressi previsti durante le visite
  • Permesso ingresso per isola di Los Lobos
  • Assicurazione medico/bagaglio/R.C.

 

NON COMPRENDE

I pasti non specificati e le bevande non specificate, gli ingressi ai musei e monumenti non specificati, l’assicurazione annullamento (quota su richiesta), l’eventuale tassa di soggiorno (se prevista da regolare in loco), le mance, gli extra in genere e tutto quanto non
espressamente indicato alla voce “La quota comprende” o da programma

 

IMPORTANTE
Le quote sopraindicate sono valide per un gruppo di minimo 10 partecipanti.

 

ISCRIZIONI E PAGAMENTI 
da effettuarsi entro il 29 marzo con acconto di € 800,00

 

1° giorno: UDINE – VENEZIA- LANZAROTE

Trasferimento da Udine  per l’aeroporto di Venezia con pullman riservato, e partenza con il volo della Binter Canarias alle ore 15.40 arrivo a Lanzarote alle ore 22.40 (volo con scalo a Gran Canaria). Lanzarote, è famosa per il clima sempre caldo, le spiagge e i paesaggi vulcanici. E’ popolarmente conosciuta come “isola dei vulcani“, perché ci sono più di 100 vulcani sparsi in tutta l’isola. Le ultime eruzioni del XVIII e XIX secolo hanno lasciato paesaggi spettacolari, per questo motivo, uno dei luoghi più emblematici di Lanzarote è il Parco Nazionale di Timanfaya, formato da più di 25 vulcani e che tutt’oggi presenta attività vulcanica, con alcuni punti caldi in superficie che raggiungono i 100-120°C e 500°C ad una profondità di circa 13 metri. Trasferimento in hotel, sistemazione nelle camere riservate e pernottamento.

 

2° giorno: LANZAROTE

Prima colazione in hotel e giornata dedicata  ai paesaggi di Lanzarote  tanto imponenti quanto peculiari, e, parte di questo fascino lo dobbiamo al Parco Nazionale di Timanfaya.  Si tratta dell’unico parco nazionale  spagnolo dal carattere preminentemente geologico, ed è il risultato di eruzioni vulcaniche avvenute tra il 1720 e il 1736.  L’assenza di vegetazione, l’estrema rugosità delle forme, la varietà dei colori, le sagome dei vulcani e la costa ripida conferiscono a Timanfaya una straordinaria bellezza. Il Charco de los clicos o Lago Verde è un’attrattiva turistica naturale dell’isola, si tratta di un piccolo lago d’acqua salata dal colore verde smeraldo situato in una spiaggia di ciottoli neri a poche centinaia di metri dal villaggio de El Golfo nel municipio di Yaiza.  Il lago Verde è circondato da uno spettacolare vulcano che è crollato durante gli anni, dovuto alle attività del vento e del mare, cosi che questo lago si incontra sopra lo stesso cratere e nello stesso tempo ai livello mare.  Pranzo libero.  Il paese di Yaiza è il nucleo del comune e confina con le zone sepolte dalle eruzioni vulcaniche avvenute nel 1730 e nel 1736 e di cui ne narrò la storia l’allora parroco di Yaiza, Andrés Lorenzo Curbelo. Si tratta di uno dei paesi meglio conservati dell’arcipelago delle Canarie che ha ottenuto diversi premi per la bellezza che vantano le sue strade e le sue case, molto curate e decorate con una grande varietà di piante e fiori.  Yaiza spicca tra i paesini dell’isola per il paesaggio curato e il rispetto dell’architettura tradizionale.  La Geria occupa un’estesa zona al centro di Lanzarote, coperta in parte dalla lava delle eruzioni avvenute negli anni 1730-1736 e sulla quale spiccano alcuni coni vulcanici di diverse altezze. Questi terreni sono per lo più destinati alla piantagione di vigneti che si servono dei lapilli per mantenere l’umidità. Si tratta di un metodo tradizionale profondamente radicato nella cultura di Lanzarote che richiede contributi economici per migliorarne il rendimento. Una rete di strade sterrate e asfaltate collega questi centri abitati con quelli circostanti e permette di percorrere l’area protetta. Lungo il cammino troviamo alcune cantine, dove effettueremo una degustazione di vino e formaggi.  Sosteremo  anche  sulla spiaggia di Famara, maestosa  con 6 km di lunghezza, protetta da scogliera montagnosa di 670 m. di altezza, è il punto più alto dell’isola. Una passeggiata…e forse un bagno? Rientro in hotel per la cena ed il pernottamento.

 

3° giorno: LANZAROTE – FUERTEVENTURA

Prima colazione in hotel e partenza per la visita della parte sud occidentale dell’isola. Arrivo a Betancuria, villaggio molto carino e tranquillo, fiancheggiato da montagne e proprio al centro dell’isola di Fuerteventura. Molti monumenti storici e resti di castelli testimoniano l’importanza di questa città all’inizio del XV secolo, quando fu fondata da Jean di Bethencourt, signore delle Canarie per Enrico III re di Castiglia. La storia è molto bella e ricca di sfaccettature che fanno capire l’importanza strategica di Betancuria durante quel periodo storico. Oggi Betancuria è un paese di quasi 2500 abitanti, situato in una piccola valle con lo stesso nome, nella zona centrale dell’isola di Fuerteventura. Si visitano anche le Dunas de Corralejo che si trovano all’interno del Parco Naturale di Corralejo, nella zona nord orientale dell’isola di Fuerteventura. Rappresentano la più vasta area di dune sabbiose di tutto l’arcipelago, si estendono lungo la costa per circa 10 km e verso l’entroterra per 2,5 km., ed è un’area protetta a tutela di specie vegetali ed animali  endemici . La parte più a nord è formata da spiagge ampie di sabbia bianca e fine verso sud la costa cambia e diventa rocciosa, intervallata a tratti da piccole calette sabbiose. Successivamente si visita il Museo del Sale, nella zona occidentale di Fuerteventura, e, permette di imparare come si estrae il sale dal mare in modo tradizionale. È ubicato nei pressi di Caleta de Fuste, dove si costruirono diversi secoli fa le prime saline dell’isola . Le pareti bianche dell’edificio del museo e l’impressionante scheletro di balena collocato accanto alle saline caratterizzano il Museo del Sale. Il museo si divide in due aree, la prima consiste in un’esposizione nel tranquillo interno dell’edificio del museo con pannelli informativi e proiezioni, e all’esterno, il visitatore, potrà invece passeggiare tra le saline. Pranzo in corso di escursione. Nel pomeriggio vivremo una esperienza innovativa, condotta da grandi conoscitori del territorio; si conoscerà il funzionamento della Bio Farm facendo un percorso per tutte le installazioni e coltivazioni ecologiche. Nella visita è incluso un workshop di aloe vera con tutti i materiali necessari per produrre. Dopo la finca Ecologica ci aspetta il Mulino di Tiscamanita. La coltivazione di cereale è stato fondamentale per l’economia dell’isola, infatti intorno a questa attività si conformò il territorio e il paesaggio rurale di Fuerteventura. Con il passare del tempo entrarono nuovi modelli economici come il turismo, dovuto a diverse interventi locali, si hanno però recuperato e conservato questi Mulini (Los mulinos) e le Muline a Vento (Las mulinas a vento) che sono patrimonio culturale testimoni dello sviluppo dell’ isola durante  i secoli. Rientro in hotel, cena e pernottamento

 

4° giorno: LANZAROTE

Prima colazione in hotel e partenza e visita della villa conosciuta come “casa Omar Sharif” o “Oasi de Nazaret” venne acquisita dall’architetto tedesco Dominik von Boettinger, che l’aveva adocchiata durante un viaggio in barca a vela fatto alle Canarie nel 1984.Magnifico esempio di intervento architettonico integrato nel paesaggio, il Jardín de Cactus (Giardino dei Cactus) fu realizzato da César Manrique rispettando l’infrangibile binomio arte e natura che si respira in tutte le sue opere. Si trova presso Guatiza, nel comune di Teguise, in uno spazio agricolo caratterizzato dalle estese piantagioni di cactus destinate alla coltivazione della cocciniglia. Visita della cueva de los Verdes, tunnel formato dal Vulcano della Corona è uno dei più estesi e importanti del mondo. La parte sottomarina, di un chilometro e mezzo di lunghezza, viene denominata il tunnel dell’Atlantide. La visita della grotta Cueva de los Verdes permetterà di scoprirne una parte. Il Jameos del Agua è uno spazio naturale e centro artistico, culturale e turistico ideato da César Manrique. E’ situato nel comune di Haría, a nord di Lanzarote, ed è una delle mete più apprezzate dai visitatori dell’isola. La parola “jameo” è origine aborigena e si riferisce ad un foro che si produce a causa del crollo del tetto di un tunnel di lava. Il Jameos del Agua, proprio come la vicina Cueva de Los Verdes, si trova all’interno del tunnel vulcanico prodotto dall’eruzione del vulcano de la Corona. Pranzo libero. Nel tardo pomeriggio rientro in hotel, cena e pernottamento.

 

5° giorno: LANZAROTE – ISOLA DE LOS LOBOS

Prima colazione in hotel e partenza in traghetto per l’ escursione a La Isla de Lobos, che si chiama così per un antico abitante: la foca monaca (Monachus monachus), o meglio conosciuta come lupo (lobo) del mare. Tutto l’isolotto è un paradiso naturale, facente parte del Parco Naturale di Corralejo, dichiarato tale nel 1994. Sono 467,9 ettari di superficie 13,7 km di costa, l’isolotto è situato a 2 km da Fuerteventura e 8 km da Lanzarote. La rotta inizia dal Muelle, dove arriva il traghetto da Corralejo, si segue fino alla Playa de la Concha o Calera, visitiamo il Vulcano che è alto 127 m. Si segue il cammino fino ad arrivare al faro Martiño, costruito dai portoghesi nel 1860. Pranzo libero. Tempo a disposizione per un tuffo nelle meravigliose acque che circondano l’isola. Trasferimento con il traghetto a Lanzarote. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

 

6° giorno: LANZAROTE

Prima colazione in hotel, e partenza per un trekking leggero che ci porterà al Parco del Cuervo, sul cratere vulcanico esplorabile tramite un sentiero circolare in un paesaggio brullo e disseminato di rocce.  La notte del 1° settembre 1730 la terra cominciò a tremare nel sud di Lanzarote. Il vulcano Las Lapas (o Cuervo, come è soprattutto conosciuto), ha iniziato a sputare lava, e tutti gli altri intorno ad esso si sono susseguiti per 6 anni. Le eruzioni vulcaniche di Timanfaya dal 1730 al 1736 ci hanno dato il paesaggio particolare che l’isola ha oggi, e durante questi 6 anni, i fiumi di lava hanno distrutto città e villaggi, ma allo stesso tempo hanno creato un territorio diverso e unico, che oggi è la principale attrazione turistica dell’isola di Lanzarote. Uno dei paesaggi nati dopo queste eruzioni è quello che oggi è conosciuto come Parco Naturale Los Volcanes, che si estende per lo più nel territorio del comune di Tinajo. Ci sono diversi percorsi escursionistici in questo parco e uno di questi è il vulcano El Cuervo. Una esposizione permanente  che permette al visitante di conoscere la struttura interna della terra, la geodinamica e la vulcanologia. Nel centro si crea una simulazione di eruzione vulcanica, simile a quella che sperimentarono gli abitanti di Lanzarote.
200 metri di superficie che si distribuiscono in un edificio principale e a annessi, sale di esposizione che danno informazioni e dati sul fenomeno vulcanico di Timanfaya.
Piccola chiesa del XVIII secolo con interni bianchi ed elementi in pietra vulcanica.
Si racconta che durante gli anni interminabili di eruzioni del secolo XVIII, nel luogo dove oggi si trova la chiesa, durante una processione organizzata per chiedere alla vergine di frenare le lingue di lava che salivano dal vulcano, un vicino piantò nel mezzo del fiume di lava una croce di legno che fermò il corso di immediato della lava.  Teguise è il comune più grande dell’isola e si estende fino alla costa orientale e a quella occidentale.
Antico capoluogo di Lanzarote dalla prima metà del secolo XV fino alla seconda metà del secolo XIX quando perse i poteri a scapito del nuovo capoluogo, Arrecife, La Villa de Teguise fu il primo importante insediamento civile e urbano delle Canarie.
In passato la Villa de Teguise fu una città nobile e signorile, dapprima sotto la dinastia Bethencourt e successivamente con gli Herrera, periodi questi in cui Teguise raggiunse il suo massimo splendore. Dichiarata complesso architettonico-storico-artistico, si tratta di una delle città più antiche che hanno scritto una delle pagine più significative della storia di Lanzarote. Pranzo libero. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

 

7° giorno: LANZAROTE – ISOLA LA GRACIOSA

Prima colazione in hotel e partenza in traghetto per l’ escursione a l’Isla de la Graciosa, questa meraviglia si trova a nord di Lanzarote, dalla quale è separata da una striscia di mare chiamata El Río, e insieme alle piccolissime isole di Montaña Clara, Roque del Este, Roque del Oeste e Alegranza forma l’arcipelago del Chinijo. Questa piccola isola pianeggiante di appena 27 chilometri quadrati e di origine vulcanica, come del resto l’intero arcipelago canario, ha 2 borghi caratteristici, La Caleta de Sebo e Casas de Pedro Barba, ed è facilmente raggiungibile grazie a piccole imbarcazioni dal porto di Orzola a Lanzarote con una traversata di appena 20 minuti. Piccola, tranquilla, senza asfalto, né inquinamento, natura incontaminata, spiagge paradisiache di acque turchesi e sabbia bianca, paesaggi austeri, appena abitata… Sì, anche se è difficile da credere, esiste un posto del genere a poche ore da qualsiasi città europea. Pranzo a bordo a base di Paella. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

 

7° giorno: LANZAROTE – VENEZIA – UDINE

Prima colazione in hotel (salvo orario di partenza) e trasferimento con il pullman privato all’aeroporto per il volo in partenza alle ore 08.15, con scalo a Gran Canaria. Arrivo a Venezia alle ore 14.55. Disbrigo delle formalità doganali, ritiro dei bagagli e trasferimento privato verso le località di provenienza.