TOUR ALGERIA – Gruppi 2023

“archeologia romana e deserto del Sahara”

Partenza: 24 Marzo – 2  Aprile
Durata: 10 giorni 9 notti
Gruppo minimo: 15 persone
Costo per persona: Euro 2.995,00 Sup. Singola 420,00 Tasse aeroportuali 160 da riconfermare visto ingresso 155,00 €

DOCUMENTI
Per l’ottenimento del visto d’ingresso è necessario essere in possesso di passaporto in corso di validità e con almeno 6 mesi residui dalla data del rientro dal viaggio con una pagina libera e 2 fototessera con formato “documento” uguali. Non deve essere presente nessun timbro o visto di Israele sul passaporto.
Entro il 6 marzo i passaporti in originale, le fototessera e l’apposito modulo compilato in duplice copia originale dovranno essere inviati al competente consolato per il rilascio del visto.

L’Algeria è un paese del Nord Africa con una costa affacciata sul Mediterraneo e un entroterra occupato dal deserto del Sahara. Molti imperi hanno lasciato le proprie tracce in questo paese, come le antiche rovine romane nella città costiera di Tipasa. Nella capitale, Algeri, edifici ottomani come la Moschea Ketchaoua del 1612 circa sorgono nella zona della Casbah, situata sul fianco di una collina e ricca di stretti vicoli e scalinate. La basilica neo-bizantina di Nostra Signora d’Africa risale al periodo del dominio coloniale francese. Un viaggio che vuole unire l’interessantissima parte nord del paese con la spettacolarità della natura del deserto del Sahara e le oasi come Ghardai. Djemila in uno scenario splendido tra le montagne con edifici molto ben conservati, più a sud l’antica Lambaesis romana, accampamento fisso della Terza Legione Augustea, e quindi la famosa Timgad, forse il più bel sito dell’Algeria romana, fondata dall’imperatore Traiano nel primo sec d.C. e dominata dell’imponente arco a lui dedicato. Ma il viaggio offre anche l’interessante visita di Algeri, l’intrigante kasba e quindi il sito di Tipasa con i resti della città che lambiscono le acque del Mediterraneo. Ci si sposta poi al Sud nel centro del deserto del Sahara. Qui con i fuoristrada ci si addentra tra le stupende formazioni rocciose di arenaria scolpite dal vento e dalla sabbia in forme sempre diverse: torrioni, pinnacoli, canyon e cattedrali di roccia. Le grandi dune dell’Erg Admer sono la vera essenza del deserto: forme dolci e sensuali che non possono non ammaliare. I pernottamenti si effettuano in un semplice, albergo nell’oasi di Djanet. Ghardaia, la pentapoli mozabita.

Primo giorno: UDINE – APT VENEZIA – ALGERI – DJANET
Partenza in maƫtinata per l’aeroporto di Venezia in tempo utile per la partenza del volo con destinazione Algeri, con scalo a Roma Fiumicino. Proseguimento con volo
interno per Djanet, prima tappa del viaggio, e all’arrivo sistemazione in hotel nelle camere riservate per il pernottamento. (hotel a Djanet molto semplice ma unica soluzione disponibile)

Secondo giorno: DJANET – ESSENDILENE
Partenza al mattino dopo la colazione per raggiungere la bellissima Guelta di Essendilene, che si inoltra per molti chilometri nell’altopiano tra alte pareti di roccia.
La zona è molto frequentata da nomadi Tuareg; con il termine Tuareg si identifica un popolo nomade berbero di oltre mezzo milione di persone che attraversa le zone desertiche del Sahara. Tra tutte le popolazioni nomadi del mondo, quella dei Tuareg è certamente una delle più affascinanti, sia per la capacità di dominare alcune delle zone più inospitali del pianeta, che per gli usi e i costumi che la contraddistinguono. Lasciate le auto si prosegue con una piacevolissima passeggiata in una gola larga pochi metri, famosa per la ricca vegetazione che la circonda, oleandri, tamerici, palme, acacie, teak, per raggiungere la Guelta di Essendilene che è un bacino di acqua cristallina incastonata tra la roccia, un luogo davvero incantevole. Pranzo in corso di escursione. In serata sistemazione in campo tendato. Cena e pernottamento.

Terzo giorno: ESSENDILENE – TIMRAS – TIKABAOUINE
Dopo la colazione, partenza in fuoristrada per la zona del Timras, una selva di guglie di arenaria che formano un labirinto di roccia, rifugi naturali di archi e formazioni rocciose che rendono il paesaggio surreale, la zona è particolarmente suggestiva al tramonto quando le rocce si tingono di mille colori. Proseguimento per Tikabaouine, una splendida distesa di massicce colonne di arenaria tra corridoi di sabbia finissima che incantano qualsiasi viaggiatore. Sul fianco della montagna sono visibili tombe preislamiche, le cosiddette tombe solari: grandi cerchi concentrici di pietre nere al cui centro, talvolta, veniva seppellito il morto, in posizione fetale, con un viale d’ingresso la cui forma rassomiglia ad una serratura. Sempre rivolte verso il sole, di epoca neolitica, luoghi di culto oppure tombe di persone importanti in alcuni casi sepolte assieme ad oggetti di uso comune dell’epoca, quali vasi in terracotta o monili. Pranzo al sacco. In serata sistemazione in campo tendato. Cena e pernottamento.

Quarto giorno: TIKABAOUINE – TAGHAGHART – ERG ad MER – DJANET – ALGERI
Partenza per la zona del Tagharghart, nel mezzo dell’Erg ad Mer, dove si trova uno dei più bei graffiti del Sahara, un capolavoro del Neolitico. Un mare di sabbia di una bellezza sconvolgente, un luogo che penetra l’anima, come solo il deserto può fare, è il Tassili n’Ajjer, il vasto altopiano nel sud-est dell’Algeria ai confini della Libia, Niger e Mali, che copre una superficie di 72.000 Kmq. Qui il Sahara è custode di un tesoro d’arte rupestre che comprende 15.000 tra disegni, incisioni e pitture e per il suo valore universale è annoverato tra i siti patrimonio UNESCO. Un museo en plein air che racconta il processo dei cambiamenti climatici, della fauna e della vita umana. Ma l’incisione tra tutte, la più spettacolare, sicuramente la più bella del mondo, quella che da sola vale il viaggio, è la “vache qui pleure”, la vacca che piange: un gruppo di vacche di razza zebù, che pascolavano nella zona si recarono alla loro solita pozza per bere, ma a causa della siccità la trovarono asciutta…le povere bestie disperate piansero consce della loro fine; l’artista, 7.000 anni orsono, stilizzando la scena che ha affidato alla roccia, con pochi tratti, precisi e puliti esprime più delle parole, tutta la tragicità dell’evento e del suo significato. L’opera che mette in evidenza un evoluzione in atto e che gli scienziati algerini chiamano Tagharghart, rappresenta simbolicamente il processo inesorabile di desertificazione iniziato da 140.000 anni. Vedendola viene da pensare che, data la modernità delle figure, potrebbero essere uscite dalle mani di un autore contemporaneo come Picasso. Nel pomeriggio rientro a Djanet, cena e trasferimento in aeroporto per il volo serale per Algeri. All’arrivo trasferimento in hotel e pernottamento.

Quinto giorno: ALGERI – CONSTANTINE
Prima colazione in hotel e in mattinata proseguimento per Constantine. All’arrivo giro panoramico della città dei “ponti sospesi” per via dei suoi ponti che collegano lo sperone di roccia in cui si trova con le alture circostanti. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

Sesto giorno: CONSTANTINE – LAMBESE – TIMGAD
Partenza in mattinata attraverso la regione dei chott (laghi salati). Sosta a Lambese per ammirare l’antica fortezza legionaria della provincia romana proconsolare, posizionata in Numidia a nord dei monti dell’Aures, di fronte alle tribù berbere dei Getuli. Fu prima forte ausiliario sotto i Flavi, e sotto Traiano divenne fortezza della III Legio Augusta, fino alla conquista dei Vandali. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio escursione a Timgad, l’antica colonia romana di Thamugadi, fondata dall’imperatore Traiano nell’anno 100 con manodopera militare. La città venne edificata praticamente dal nulla come colonia militare con lo scopo principale di creare un bastione contro i Berberi del Massiccio dell’Aures. Per questo in origine essa venne abitata dai
veterani dell’esercito cui vennero assegnate terre in cambio degli anni di servizio militare prestato. Collocata lungo la strada fra Thevaste e Lambese, la città fu cinta di mura; progettata per una popolazione di 15.000 abitanti, ben presto crebbe al di fuori di ogni controllo e si sviluppò caoticamente, senza rispettare la planimetria ortogonale della fondazione originale. Fra le rovine di Timgad sono comunque perfettamente visibili il decumano e il cardo, affiancati da un colonnato corinzio parzialmente restaurato. Nella parte terminale ovest del decumano sorge il cosiddetto arco di Traiano, alto dodici metri, probabilmente in origine una porta cittadina, monumentalizzata in epoche successive. Molti gli edifici pubblici conservati della città: una basilica, una biblioteca, quattro terme ed un teatro da 3.500 posti a sedere, in ottime condizioni di conservazione, tanto che ancor oggi viene utilizzato per rappresentazioni teatrali. A Timgad si trovano inoltre un tempio dedicato a Giove Capitolino (grande quasi come il Pantheon di Roma), una chiesa quadrata con abside circolare risalente al VII secolo, e una cittadella bizantina; anche Timgad è entrata a far parte dell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. In serata rientro a Constantine cena e pernottamento in hotel.

Settimo giorno: CONSTANTINE – DJAMILA – ALGERI
Dopo la colazione partenza per Djamila, una delle straordinarie città romane d’Africa sito patrimonio UNESCO il cui nome berbero significa “la più bella” ed in effetti lo è  per l’ottimo stato di conservazione in cui si trova e per la posizione tra gli altipiani a circa 900 m. di altitudine. Visita alle rovine e allo straordinario museo, dove le pareti sono ricoperte da mosaici strappati da ville e monumenti pubblici della città. Al termine della visita proseguimento per Algeri. All’arrivo sistemazione in hotel, cena
in ristorante e pernottamento in hotel.

Ottavo giorno: ALGERI – TIPAZA – CHERCHELL – ALGERI
Prima colazione in hotel e partenza lungo la costa verso il sito romano di Cherchell, l’antica Cesarea, insediamento punico risalente al V secolo a.C., che conobbe un periodo di grande fioritura durante il regno numida di Giuba II, nel I secolo d.C., quando questa divenne la capitale della Mauretania per volere dell’imperatore Augusto. Nel museo della città si ammirano i busti in marmo della famiglia reale, ed un rarissimo ritratto della suocera di Giuba II, Cleopatra regina d’Egitto. Visiteremo anche l’arena, che vide combattere gladiatori e belve feroci, e che poteva ospitare fino a 15.000 spettatori. Proseguimento per Tipasa, pranzo in ristorante. Nel primo
pomeriggio visita del sito di Tipasa, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, dove le rovine si trovano sparse su un pendio coperto di pini che degrada dolcemente fino alla spiaggia, dominata dal Djebel Chenoua. La città conobbe la sua massima espansione durante la dinastia dei Severi (II secolo d.C.), durante la quale venne realizzata l’imponente cinta muraria lunga oltre 2 chilometri, e nel III e IV secolo quando abbracciò il cristianesimo, e venne eretta la sua Basilica, il più grande edificio cristiano del tempo. Di rientro verso Algeri, visita della “tomba della Cristiana”, un misterioso edificio circolare di 63 metri di diametro, ornato da 60 colonne esterne con capitelli ionici, che si reputa sia il mausoleo reale di Mauretania, probabilmente la tomba di Giuba II e di Cleopatra Selene. Rientro a Algeri, cena e pernottamento in hotel.

Nono giorno: ALGERI
Prima colazione in hotel e giornata dedicata alla scoperta della capitale e della Casba, il cuore antico della capitale con i suoi splendidi palazzi ottomani, la Moschea di Ali Bichnine (costruita secondo la tradizione da un pirata italiano nel 1632). Algeri è una città di porto affacciata sul Mediterraneo, fra i paesi confinanti ci sono la Tunisia, il Mali e il Niger, ma gli ampi viali alberati e i suoi palazzi con le balconate in ferro battuto le donano un sapore più “ parigino”. Il cuore antico della città è la Casbah, la cui origine sembra risalire ai Fenici; fra le viuzze, i mosaici e gli artigiani, si vedono i segni della storia dell’Algeria, passata dai Fenici ai Romani fino agli Arabi e ai Francesi fino al raggiungimento dell’indipendenza nel 1962. Pranzo in un ristorante tipico.
Rientro in hotel per il day use (camere a disposizione fino all’orario di trasferimento in aeroporto).

Decimo giorno: ALGERI – APT VENEZIA – UDINE
Trasferimento in aeroporto per la partenza con il volo ATI delle ore 04.35 con scalo a Roma Fiumicino. Arrivo a Venezia alle ore 10.30 e dopo il disbrigo delle formalità doganali trasferimento in bus privato per Udine.

Nota per il soggiorno nel deserto:
E’ una parte del viaggio che prevede spirito di adattamento che è prerogativa necessaria per vivere e far vivere agli altri partecipanti una esperienza unica. Sono previste passeggiate a piedi non impegnaƟve, i pranzi saranno sempre effeƩuaƟ in formula pic-nic, e alla sera cena calda con tavolo e sedie. La preparazione dei pasƟ è curata da un cuoco locale. Nelle regioni sahariane il clima è soleggiato e secco con escursione termica tra giorno e noƩe. Nei mesi autunnali e primaverili, le temperature diurne aƩorno ai 20°-25°, quelle noƩurne da 10° a 15°. Per le noƫ previste in campo si uƟlizzano tende Ɵpo igloo a due posƟ e materassini in gommapiuma. Tuƫ gli equipaggiamenƟ sono forniƟ dall’organizzazione, tranne sacco a pelo e cuscino. Precisiamo, inoltre, che l’hotel di Djanet è molto semplice con camere con bagno privato,
pulito e confortevole. Djanet non è una località di soggiorno turisƟco, ma una tappa di sosta e rifornimento per i fuoristradisƟ che aƩraversano il deserto del Sahara. Non offre pertanto struƩure paragonabili agli standard europei o di altri paesi che, a differenza dell’Algeria, sono da più tempo aperƟ al turismo.

LA QUOTA COMPRENDE
Trasferimento Udine/APT Venezia AR – Voli di linea AR – Voli interni– Pullman a disposizione per il tour al nord – Voli interni come da programma – Jeep 4×4 per il tour al sud – Sistemazione in hotels 3***/4**** e 2 notti in campo tendato base camera doppia con servizi privati – Trattamento di pensione come da programma – Visite con guida parlante italiano come da
programma – Ingressi a siti e musei come da programma – Assicurazione medico/bagaglio

NON COMPRENDE
Le tasse aeroportuali, le bevande e i pasti non indicati, gli eventuali ingressi a musei e monumenti non indicati, l’eventuale assicurazione annullamento (quota su richiesta, da sottoscrivere all’atto della prenotazione), il visto d’ingresso, le mance, gli extra in genere e tutto quanto non indicato alla voce “La quota comprende” o da programma

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